16.09.07
Nuvole non proprio passeggere
di Eva Pellegrini

La raccolta delle nocciole sta per finire e, non me ne vogliano i contadini, un po’ di pioggia sarebbe stata provvidenziale. 

Bisogna sempre sperare in un intervento dal cielo (la pioggia appunto!!) o forse siamo in grado di gestire il problema della polvere prodotta dalle macchine aspiratrici? 
Se in paese venisse installata una di quelle centraline che normalmente in città servono a misurare il livello delle polveri sottili, ci farebbero circolare solo a piedi, poiché credo che saremmo perennemente al di sopra dei limiti consentiti. 

Ma quali limiti, vi chiederete? E a ragione, visto che non esiste nessuna normativa in vigore. Nonostante il problema delle polveri (che si badi bene è solo marginalmente un problema da casalinghe, in questi giorni più indaffarate che mai a spolverare suppellettili e chinchiglie) sia diffusamente sentito e non da oggi. 

Qualcuno ingenuamente potrà chiedersi in cosa consista realmente la pericolosità della polvere, senza riflettere sul fatto che essa contiene tutte quelle sostanze che vengono distribuite durante l’anno di coltivazione: concimi, diserbanti, pesticidi, ecc… una parte di questi prodotti finisce nel sottosuolo, inquinando le falde acquifere, l’altra viene sparata in aria dalle macchine delle nocciole, prive di qualsiasi filtro.

Quello che ho detto è bastato a deprimervi, a rendervi un po’ più tristi???
Se no, allora continuate a leggere. Perché se è abbastanza sconcertante pensare che nessuno fino ad oggi abbia preso in mano la situazione, ancora più nauseante è sapere quello che ho scoperto facendo una ricerca su internet. E cioè che qualcuno, invece, che si è dato da fare per noi c’è stato, ma che purtroppo, e siamo alle solite, si trattava di politici. Fasulli, parassiti, politici italiani. Il documento risale addirittura al 1987. 

Pensate quanto è vecchio il problema e quanto da allora ‘nulla’ è stato fatto. Ve lo riporto per intero, buona digestione: