13.11.07
La Vergine Nera di Halle

Caro Puzzoloso,
lo scorso sabato l'occasione di un concerto corale mi ha portato nella basilica di San Martino (Sintmartenusbasiliek) di Halle (a sud di Bruxelles), dove, con mia sorpresa, ho trovato un bell'esemplare di Madonna Nera (purtroppo la qualità della foto non le rende giustizia, ma le condizioni di esposizione erano impervie!).
Solo dopo sono venuto a conoscenza del fatto che in Belgio se ne trovano altri esemplari. La cosa interessante è che la basilica, e la statua stessa, risalgono "solo" alla metà del 1400. Quindi non credo che si tratti di un retaggio proto-cristiano. Che ne pensi? Hai altre informazioni a riguardo? Saluti, Massimo.

Caro Massimo,
il fatto che la chiesa sia del '400 non vuol dire niente. I retaggi pagani e proto-cristiani sono andati avanti per molti secoli e proseguono ancora. Bisognerebbe sapere cosa c'era, in quel luogo, prima che costruissero la chiesa del '400. E magari si scopre che prima ce n'era un'altra, più antica, magari sorta su un antico luogo di culto pagano...
Abbiamo una Vergine Nera, in verità non so se lo sai, anche nella chiesa del cimitero di Vignanello. Ricordo ancora, da bambino, quando nonna Imola mi portava a vederla ed io, un po' attratto e un po' impaurito, guardavo silenzioso dal basso verso l'alto: "Que' jè 'a madonna nera nì, fatte i' zsegno d'a croce"...
     

Un breve approfondimento in proposito

Prima dell'arrivo del cristianesimo era molto diffuso il culto pagano della Grande Madre. Veniva chiamata con nomi diversi a seconda delle varie culture: Iside, Ishtar, Gea, Cerere, Demetra, Cibele, Proserpina...
Sua caratteristica peculiare è il duplice aspetto: uno positivo-luminoso, in quanto apportatrice di fertilità, raccolto, abbondanza, l'altro negativo-oscuro, addirittura tremendo, in quanto compagna di Ade-Plutone (dio degli inferi) e in quanto testimonianza di un velato ricordo di una misteriosa epoca matriarcale, in cui erano le donne a dominare gli uomini, epoca che il culto patriarcale instauratosi successivamente, ha sempre cercato di eliminare o almeno demonizzare...

In Europa (e negli altri continenti) i luoghi di culto della Grande Madre erano numerosissimi, qualcuno in superficie, diversi sottoterra (nascosti, segreti, sotterranei, scavati, a simboleggiare il "contenitore" che generò la vita dell'uomo: l'utero della Grande Madre Terra).

Questi luoghi sotterranei erano spesso posti a stretto contatto con l'acqua, con le sorgenti, oppure erano essi stessi luoghi in cui l'acqua sorgeva, o scorreva.

Quelle che gli studiosi di storia dell'arte definiscono le Vergini Nere, le Madonne Nere e cioè Vergini dal volto scuro venerate in molti santuari  potrebbero derivare dalla Grande Madre. In parole più semplici, nei luoghi in cui si venerava la dea della Terra, con l'avvento della religione cristiana, la Madonna è andata a sostituire questa divinità, ma spesso ne ha conservato i tratti identificativi, in questo caso il colore nero della terra.

Certamente il culto mariano in Europa, e così anche in Italia, ha perfettamente attecchito anche – e soprattutto - grazie ad una presenza già avviata di culti ad una "Madre" ben più antica. Il tema della "maternità" era già dunque presente – ed in modo animato - nella cultura pagana pre-cristiana e le madonne nere che si trovano ancora nelle chiese ne potrebbero dimostrare il ricordo.

Vincenzo