Questionario del Puzzoloso
Cristina
Trifolelli

insegnante
di matematica
28 anni

Soriano nel Cimino

Ciro
Polidori

insegnante
di lettere
59 anni

Vallerano

1. Un episodio che ricordi da studente ?
Tutti i miei ricordi da studente sono più o meno collegati a Sabrina: lei segarola avvezza io che me la facevo sotto solo a pensarci. Un giorno, fine primo liceo, abbiamo organizzato una mega sega: tutta la classe a prato giardino sulle altalene. Una signora con il nipotino si avvicina alle altalene occupate da noi, e ci chiede se le scuole fossero già chiuse e noi spavaldamente sorridevamo. Qualcuno ha detto che per noi, quel giorno, il IC Ruffini era chiuso.. E la signora:” IC Ruffini? Allora conoscete mio figlio, il prof. XXX, questa è sua figlia”. 

E poi la gita a Milano, quella a Parigi (a proposito grazie Mezza Basetta), la fuga sul treno dal controllore Montanari perché Ilaria aveva scordato l’abbonamento, la Prof.ssa di filosofia col rossetto rosso sui denti, le cene a Tobia da Diego, Sabrina che stappa la birra con il termosifone, Manuela e Alessandro che dormivano avvolti con la carta igienica nel bagno.
La colla sotto il sedere della professoressa di francese
2. Impressioni sul primo giorno da insegnante ?
Buffissimo perché due giorni prima, a metà marzo 2004, sono andata a Campo felice con Vincenzo, Pietro e Alessio per l’ultima sciata. Era una così bella giornata che si sciava senza sciarpa né cappello; risultato un’ustione sul viso che quindi era gonfio e rossissimo. Arrivo a scuola, un serale a via del corso di Roma, e la preside mi guarda e dice: “ma sei emozionata?”.
In effetti no, la classe era composta da 5 o 6 persone, solo un ragazzo 19enne, gli altri tutti più grandi di me: uno era un figlio di un noto cantante italiano (che hanno spostato al serale perché la mattina si spogliava in classe), un altro era un muratore gay che si preparava pane e lonza sul banco e poi la mangiava, una madre di famiglia che si lamentava se le davo i compiti, una straniera che non ho mai capito se capiva davvero l’italiano o faceva solo finta…Una gabbia di matti, ma tutto sommato mi sono proprio divertita, con uno di loro ancora mi sento ogni tanto.
La consapevolezza  di aver iniziato qualcosa di importante per la mia vita
3. Quanto conta l’esperienza da studente nel fare l’insegnante ?
Tanto da sapere come disporre gli studenti e cosa controllare durante i compiti in classe!
A parte questo, soprattutto in fisica, cerco di corrodere la conoscenza di senso comune per costruire una conoscenza scientifica.
 Non molto, in verità.
4. Insegnanti… si nasce o si diventa ?
E’ un mestiere come tanti altri, mi rendo conto però che siamo tutti egocentrici, almeno un po’, per pretendere di parlare due ore ed essere ascoltati con interesse…
Si nasce. Una professione troppo,
troppo particolare
5. In alcuni paesi europei per gli insegnanti è previsto un anno sabbatico
esclusivamente dedicato all’aggiornamento, con un esame finale.
Saresti d’accordo ad istituirlo anche in Italia ?
Se fosse come il biennio SSIS sicuramente si, non per l’aggiornamento in sé, ma per le persone che ho conosciuto e con le quali ho condiviso due anni bellissimi.
A parte tutto, ci sono dei convegni annuali per esempio “Matematica e Cultura” a Venezia veramente interessanti, secondo me si dovrebbe incentivare la partecipazione degli insegnati con riconoscimenti speciali per chi è pieno di interessi e nuove proposte. Ho visto e continuo a vedere le cattedre occupate da persone annoiate, largo ai giovani!!!!!
D'accordissimo
6. Qual è il primo provvedimento che applicheresti alla scuola se fossi il ministro dell'istruzione?
Ce ne sono molti:
  1. il ritorno dell’esame di riparazione a settembre, ma ho visto che ne parleremo poi;
  2. la meritocrazia per i professori meno annoiati/noiosi;
  3. più ore settimanali di matematica per il liceo scientifico e laboratori di fisica più forniti e frequentati.

In effetti la Cultura in Italia è ancora esclusivamente identificata con quella umanistica: non molti anni fa il Presidente della Repubblica ha candidamente ammesso che di matematica proprio non ne sapeva nulla…Nessuna nazione si può permettere il lusso di non investire nella scienza, ma ancora più grave sarebbe continuare a vedere a matematica (e la fisica) come qualcosa di tecnico contrapposto alla Cultura dei Poeti e dei Santi. Allora accanto alla lettura della Commedia del Sommo mettiamo anche la lettura dei Principia di Newton oppure investiamo un’oretta a parlare della Storia dello 0, cosa che io faccio in classe. L’epistemologia e la lettura delle opere dei grandi fisici a scuola può aiutare in questo senso le mie materie ne guadagnano, i ragazzi si interessano e si costruisce cultura (oltre che il potenziamento delle capacità logico deduttive che non è poco).
Riportare il senso di rispetto verso questa istituzione; nevralgica per la società civile
7. Un voto da 1 a 10 alla scuola italiana ?
7 5
8. La differenza più evidente fra i tuoi vecchi compagni di classe ed i tuoi alunni di oggi ?
Forse solo i cognomi sul registro ed il numero delle sezioni. Che non è poco! Le 5 del 1998 erano 5 oggi molte di più, l’equazione è presto fatta. Il Ruffini esplode e prima si stava larghi allora ci si chiede se queste generazioni sono più intelligenti di noi o si è trovato il modo di fare la quantità a discapito della qualità. Ce lo può dire solo chi fa l’insegnate da molti anni e che ha vissuto il cambiamento delle generazioni e quindi l’ho chiesto proprio un mesetto fa alla mia insegnate di matematica del biennio che ha confermato la mia tesi (che per confutarla dovrete mostrare un controesempio!). Il senso di rispetto verso gli insegnanti
9. Un voto da 1 a 10 ai tuoi insegnati di allora ?
La famosissima insegnante di matematica del biennio si merita un bel 10, come pure il prof di lettere del biennio… dopo tanti anni ancora non riesco ad assolvere il prof di latino che per nostra sfortuna ci ha (in)seguito per tutti i 5 anni: per lui meno di 1, si può? 6
10. Un voto da 1 a 10 ai tuoi colleghi di oggi ?
Come sempre bisogna fare dei distinguo, ma non sono sicura che la media sia 5,5!!! 5
11. E’ giusto destinare il denaro pubblico al sovvenzionamento di scuole private ?
Assolutamente no. Sapeste… No
12. Come ti comporti se squilla un cellulare in classe ?
Sequestrato Divento una belva
13. Il bullismo nelle scuole c'è sempre stato, è un fenomeno degli ultimi anni,
un'invenzione dei media, o cosa?
Sicuramente i bulletti ci sono sempre stati ma quello che si vede nei video ultimamente... non saprei! Un atteggiamento tipico degli adolescenti
14. In un'Italia che va verso la multirazzialità è giusto continuare a concepire
un’ora di religione cattolica (anche se non obbligatoria)
piuttosto che insegnare la storia delle religioni ?
Se il fine della scuola è costruire cultura, a questa domanda c’è una risposta scontata. So di insegnanti che fanno proprio questo! Ma il mio insegnate era un prete.. con cui ovviamente non andavo d’accordo.
L’influenza della chiesa è ancora più forte quando è più velata; tutti i binomi Odifreddi-religione o Hack-Eva e Ruini-scienza ed evoluzione suonano stonati ai credenti e agli scienziati rispettivamente. Quindi perché ognuno non si occupa del suo campo?
Direi che non è opportuno, meglio la storia delle religioni
15. Che pensi a proposito della diatriba sul crocifisso in aula ?
Che la religione, una volta di più è elusivamente uno strumento per fare politica. Un falso problema
16. Debito formativo o rimandato a settembre ?
Rimandato a Settembre! Con la storia dei debiti c’è chi, in quinto cerca le radici di un trinomio sotto terra! E’ scandaloso che il fatto di non essere sufficienti in 2 o 3 materie per tutti i 5 anni non comporti nulla allo studente. Le generazioni dei rimandati avevano lo stesso carico di lavoro eppure i requisiti minimi per accedere all’anno successivi dovevano essere raggiunti! Rimandato a settembre
17. Commissione interna o esterna per l’esame di maturità ?
Esterna, serve anche come sollecito ai prof. Esterna
18. Fra la bacchettata sulle mani di “qualche” anno fa
e gli alunni di oggi che aggrediscono i professori… qual è la tua ricetta ? 
Segnare bene le linee di confine oltre le quali è bene non andare; tanto da parte mia quanto da parte dei ragazzi. Il mio modello di comportamento è un Prof giovanissimo che ho conosciuto facendo il tirocinio e che insegna all’ITIS: sorridente ma fermo. Ordine e disciplina
19. Tre buoni motivi per fare l'insegnante
1) Le vacanze
2) la passione per la materia che puoi e devi continuare a studiare (la fisica poi ha il suo lato ludico degli esperimenti…)
3) l’esclamazione “figo!” che scappa sempre agli studenti quando riescono a capire
1) Il desiderio di trasmettere conoscenze
2) formare personalità autonome
3) vivere la cultura
20. Tre buoni motivi per fare altro
1) La burocrazia e modulistica
2) Scuole tipo il CFP
3) La prima ora del lunedì (che io ho in II E Linguistico)
1) il poco riconoscimento del ruolo sociale
2) la bassa retribuzione economica
3) la carriera bloccata