03.03.09
Forse è già troppo tardi, ma...
Lettera aperta al sindaco di Vignanello
di Vincenzo Pacelli

Caro Federico, quanto sto per esporre te l’ho già accennato sabato mattina in Comune e mi hai già risposto in modo abbastanza sbrigativo:  “Nun se po’ fa”, ma mi sento comunque di voler scrivere in poche righe la mia opinione a proposito della passerella, di prossima realizzazione, che da sotto al ponte della fontana permetterà di risalire fino a Quercianetto passando per i Buttacci (o per chi è più ferrato, ‘A Signora ‘i Ccampanelli).

Mi spiego meglio per chi non sa di cosa si tratta. Sapendo quanto è complicato spiegarsi a parole, farò parlare le immagini.

Nella foto possiamo vedere il castello Ruspoli,
sotto ad esso i due archi del ponte della fontana, con il muro attiguo sulla destra.

Il muro in questione conserva ancora nella parte inferiore una modanatura molto antica, una delle ultime testimonianze architettoniche delle antiche mura che circondavano il centro storico di Vignanello. Si tratta di una bordatura orizzontale che percorre parte del bastione, sulla parte alta del quale sono ancora i resti di alcuni beccatelli che sorreggevano l’antica merlatura (nella foto se ne vedono tre).

La passerella in costruzione passerà poco sotto a questa modanatura, salendo leggermente in salita, fino ad arrivare sotto ai Buttacci. Un filo giallo (evidenziato nella prossima foto) è stato già collocato a delineare il suo tracciato, così come quello delle scale per accedervi. La passerella, così come è progettata, e la modanatura sono otticamente due rette convergenti, cosa non molto piacevole ed armonica sia esteticamente che architettonicamente. Ma io non sono un architetto e la mia visione può essere soggettiva.

Il mio umile quesito, in ogni caso, è il seguente: visto che la modanatura di cui sopra è un elemento architettonico antico, preesistente, ed in armonia con le mura, un particolare visibile anche da una certa distanza, non sarebbe meglio fare anche la passerella orizzontale, almeno fino a dove arrivano i resti della modanatura stessa?

Si potrebbe poi arrivare al livello finale con una breve scalinata in fondo. Così facendo non si creerebbe l’antiestetica "stortura" della convergenza fra la linea della modanatura e la pendenza della passerella e si eviterebbe di coprire, con la ringhiera della passerella, il bordo della modanatura stessa (vedi paragone nelle due foto sotto).

 

Ricordo ancora le parole accorate di Lando Bracci quando, alcuni anni fa, durante una passeggiata lungo la costa di Piacciano insieme ad alcuni membri dell’associazione I Connutti, guardando verso Vignanello, disse: “Dopo tutte le bellezze che sono andate irrimediabilmente perse, o per il trascorrere del tempo, o per l’incuria dei Vignanellesi, una fra le cose che bisogna assolutamente salvaguardare e conservare, è questo panorama di Vignanello”.
Non credo che la sua opinione sia cambiata e credo che il Comune se veramente vuole rendere sempre più attraente il nostro paese per dei potenziali turisti, non debba cadere nell'errore di realizzare una struttura "per i turisti" che danneggi ciò che i turisti stessi verrebbero ad apprezzare.

Tutto qui. Spero di esser riuscito con le foto a dare un idea di cosa si tratti e sarei lieto di avere almeno una risposta in proposito, magari anche da parte di chi ha progettato l’intervento.

A presto,
Vincenzo


   
Da queste foto si può percepire come la modanatura
che delimita la parte inferiore delle mura sia visibile anche da lontano...


 
...come parte integrante del panorama settentrionale dell'abitato.

   

  il filo giallo a tracciare la scalinata di accesso alla passerella

  il filo giallo della passerella

il filo evidenziato a far notare la "stortura" fra la decorazione delle mura e la base della futura passerella, senza considerare l'altezza della ringhiera.

 

   

04.03.09
L'architetto risponde
di Claudio Settimi

Con riferimento all’articolo apparso sul sito locale di Vignanello “Il Puzzoloso” a firma del Sig. Vincenzo Pacelli, avendo seguito le fasi progettuali e realizzative dell’opera, vorrei intervenire per spiegare le ragioni della soluzione adottata ed in fase di ultimazione, in quanto la struttura metallica è già stata realizzata, rimanendo da eseguire il solo montaggio in sito.
Intanto ritengo molto utile e formalmente corretto l’intervento del Sig Pacelli, che dimostra sensibilità ed amore nei confronti del paese, rassicurandolo però sulla bontà della scelta progettuale, scaturita da tutta una serie di considerazione che di seguito vado ad esporre:
 
1.  La passerella, se pur invasiva, rappresentava l’unica soluzione per un importante collegamento viario che permettesse, oltre a completare un percorso pedonale in uno dei più suggestivi angoli della rupe di Vignanello, anche un accesso per la manutenzione e l’adeguamento igienico della rupe, che al momento dell’intervento di consolidamento e bonifica si era presentato come una sorta di discarica a cielo aperto da cui sono stati asportati svariati metri cubi di rifiuti di ogni genere;
 
2.  la scelta è stata quella di progettare una struttura metallica leggera con il duplice scopo di avere una struttura visivamente poco invasiva, quasi trasparente in modo da non nascondere l’antica muratura, e nello stesso tempo rendere la struttura stessa immediatamente identificabile quale opera moderna in armonica contrapposizione con l’antica edificazione;
 
3. Al fine di salvaguardare sia l’antica struttura che il masso roccioso affiorante ed al tempo stesso di evitare al massimo la presenza di gradini, notoriamente fonti di difficoltà di accesso, si è scelto di fare una unica livelletta con leggera inclinazione verso l’arcata del ponte dove era necessario arrivare più in basso possibile in quanto altrimenti la piccola scalinata di raccordo avrebbe invaso la sottostante via carrabile impedendo di fatto il transito agli autoveicoli, in un tratto viario che rappresenta l’unica possibilità di accesso meccanico ad alcuni immobili.
  
4. Proprio per la totale differenziazione stilistica, costruttiva e realizzativa, non ritengo che la convergenza tra i filari della antica muratura e la struttura metallica risulterà poi così antiestetica, anche se ribadisco quanto detto al punto 1 circa la necessità di realizzare la passerella in questione.
  
Sperando di aver dato un contributo mi dichiaro assolutamente disponibile per qualsiasi ulteriore chiarimento, anche sul posto.

Arch. Settimi Claudio

  

 

05.03.09
Impeccabile risposta
di Vincenzo Pacelli

Gentile sig. Settimi,
la ringrazio sinceramente per la celere e dettagliata risposta. Le sue argomentazioni sono impeccabili e convincenti. Non vi sono dubbi riguardo al fatto che l'intervento che l'amministrazione comunale sta compiendo in tutta la costa di Valle Maggiore sia un'opera degna di lode, il sindaco sa da tempo che io sottoscrivo in pieno, così come sono certo che valorizzerà e renderà finalmente meglio fruibile una zona del paese che da molti anni era in uno stato di totale abbandono. Fondamentale è pure il percorso di collegamento del quale la passerella è parte integrante, non lo mettevo affatto in dubbio.

Detto questo, e premesso ancora che non sono un architetto e che scrivo soltanto in virtù di quella da lei evidenziata, "sensibilità e amore" che nutro per Vignanello, visto che la passerella in questione è già pronta non rimane che attendere la sua  istallazione, fiducioso che la "struttura visivamente poco invasiva, quasi trasparente" non nasconda le antiche mura e che la "totale differenziazione stilistica" non evidenzi la convergenza con la modanatura del bastione. Per mia natura sono polemico e pedante... ma sempre con una buona dose di ottimismo.

Cordiali saluti
Vincenzo

  

  

15.03.09
Alcune considerazioni a ruota libera.
il Babbaleo

Ciao,

La notizia della futura realizzazione di una passerella con scaletta dal ponte della fontana a Quercianetto mi ha sorpreso, non riuscendo ad immaginare una effettiva necessità pratica del manufatto se non quella indicata dall'architetto Settimi per "un accesso per la manutenzione e l'adeguamento igienico della rupe", cosa che però, alla bisogna si sarebbe ottenuta, secondo me, senza troppi scompensi ricorrendo ad opere provvisionali per lo stretto tempo necessario alle operazioni. Del resto penso che anche con la passerella per accedere alla rupe occorrerà qualcos'altro.
Comunque con l'occasione mi è capitato di riflettere sugli interventi che ultimamente si stanno facendo a Vignanello, previo riconoscimento dell'importante lavoro di bonifica fatto nel centro storico.
Noto per esempio un uso consistente del travertino, che non è materiale tradizionalmente usato a Vignanello. Ho notato poi che per la pavimentazione del centro storico sono stati usati pezzi con lavorazioni particolari (p.e. la canaletta in mezzo alla via) che non ho mai visto dalle nostre parti e che sicuramente nel tempo daranno problemi quando si tratterà di sostituire pezzi rotti, per la quasi sicura loro irreperibilità quando se ne avrà bisogno: per me sarebbe stata preferibile, per esempio, una pavimentazione con normali lastre di peperino, più "tradizionali" da noi, che tra l'altro si sarebbero potute con facilità approvvigionare fino alla notte dei tempi. Un'altra cosa che mi ha incuriosito è l'uso di elaborate inferriate, per esempio nei lavatoi della Valle e di Maregnano: forse la scelta è stata determinata da motivi di sicurezza, ma personalmente avrei optato per soluzioni più sobrie. Sempre in tema di lavatoi lo scorticamento dell'intonaco del lavatoio della Valle mi sembra del tutto fuor di luogo: vedete per esempio che si dice qui, http://bandieraarancione.com/qui/articolo_ricerca.asp?Key=731, oppure fate una ricerca con un motore di ricerca per i termini decorticazione intonaci scorticamento; date anche un'occhiata agli "effetti del buon governo in città" - http://www.jetset.it/piazza/pages/pictures/images/lorenzetti01a.jpg - di Ambrogio Lorenzetti, 1340, per vedere come erano intonacati gli edifici nel medioevo (ed anche successivamente, migliorando la situazione economica).
Spero di poter essere efficacemente contraddetto, con il che avrei la certezza che tutti gli interventi in essere rientrano in una progettazione ragionata ed integrata memore tra l'altro di essere stati capaci, quasi l'altro ieri, di distruggere una necropoli falisca che anche dal punto di vista economico sarebbe potuta essere una risorsa di tutto interesse. Diversamente avremo la consolazione dell'ulteriore possibilità "de 'nnasse a bbutta' da' 'a passarella 'a fundana" oltre che "da i' ponde 'a fundana". Sempre riconoscendo comunque l'importante lavoro di bonifica del centro storico.