11.12.08
Capodanno al Castello Ruspoli
di Vincenzo Pacelli

Quello che segue è un componimento poetico di dubbio gusto
inviatomi dal Puzzoloso in persona (persona!...), fattosi bardo per l'occasione. 
Dovreste cercare di immaginarlo in mezzo alla piazza del paese, con in mano, srotolata, una pergamena consunta, con tanto di sigillo in ceralacca e nastrino rosso, mentre annuncia con fare solenne alla popolazione tutta...

Anno del Signore 2008.
Udite il bando ch'esporrò qui sotto.

Gli umilissimi vassalli vignanellesi,
che i secoli videro al feudatario arresi,
per la prima volta che memoria d'uomo ricordi,
potrann'aver l'immensa gioia di farsi ingordi
ed abbandonarsi a sì regal sollazzo
trascorrendo il capodanno nel padronal palazzo.

Dal tardo vespro del trentun Decembre
insino al mattutino del Gennaro futuro,
sarà baldoria da rimembrar per sempre,
e bene principiar l'anno venturo.

Non è da poco banchettar col vino
e forse tu dovrai tener la calma
se nelle sale ove dimorò il Signorino,
del picciol prencipe scorgerai il fantasma.

Orsù dunque, discreti homini et honeste donzelle,
che già di nomi son zeppe le caselle.
Correte a telefonar, sotto a chi tocca,
qui appresso è il cell. dell'inimica Patalocca.
...O mica vorrai esser l'ultimo villano
che giugnerà al veglione castellano?

Con questo dir io mi dimetto a Voi ossequioso,
senza celar d'essere un bardo puzzoloso.

Per informazioni
Alessandra: CCCXXXIX  DCCLXXIII  CMXC  VII ovvero 339-7739907

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