21.08.07
A proposito di trogloditi e... vasi comunicanti!

 

Mi permetto di specificare che io ho sottolineato l’assenza di fonti soprattutto per quanto riguarda la dettagliata ricostruzione degli eventi legati ad Halesus ed alla fondazione da parte sua di Ivnanellum, dopo aver visto il colle del Molesino arrivando da Gallese. Ho inoltre evidenziato come inverosimile la presenza di istituzioni etrusche nel XII a.C. atte a commissariare l’ipotetico centro abitato. Sono questi i punti su cui sarebbe interessante avere le fonti, altrimenti non è giustificabile tutta la ricostruzione “storica” dei fatti raccontati nell’ipotesi in argomento. Tali fonti non sono ancora state presentate. Tutte le epigrafi menzionate, nella III parte, appartengono ad un’epoca di molto posteriore alle date proposte per gli eventi ipotizzati (e le commenterò in un successivo intervento).

 

Per quanto riguarda poi, i cunicoli, avevo finora evitato di affrontare l’argomento per una sorta di conflitto d’interessi, o forse pudore. Viene affermato (sia nell’articolo uscito su Liberamente on air – n.1 che nella terza parte de La risposta dovuta, pubblicata su questo sito) che questi vennero costruiti da trogloditi nell’epoca di Halesus e che in virtù del “principio dei vasi comunicanti”, i suddetti cunicoli “attingevano acqua raccolta dai rivi che scorrevano in basso”. Testuali parole!

 

Ora, per prima cosa: con il termine troglodita, in italiano si è soliti indicare: uomo preistorico o primitivo, che vive nelle caverne - essere umano in condizioni sociali, culturali e sim. molto arretrate e primitive (Diz. Zingarelli).

Al contrario, in base alle cognizioni attuali, i cunicoli presenti nel centro abitato di Vignanello e nei suoi dintorni vennero scavati con ogni probabilità dai falisci, quindi fra il VII ed il III secolo a.C., e  nulla fa pensare a trogloditi del XII secolo a.C.

Sono note le tecniche di scavo e gli scopi per i quali venivano realizzati (accumulo o drenaggio delle acque) e quindi nulla impone di dover pensare che siano opera di gente primitiva che viveva in caverne in condizioni sociali e culturali di arretratezza, anzi. Ovviamente sono presenti anche in altri centri abitati etruschi e falisci, appartenenti più o meno alla stessa epoca, con tecniche costruttive molto simili e sulle quali esistono diverse pubblicazioni, nessuna delle quali li attribuisce a trogloditi. Del resto, non risulta affatto dall’archeologia che i veri trogloditi costruissero cunicoli, semplicemente sfruttavano gli spazi ipogei, spesso grotte naturali, per ripararsi dalle intemperie.

 

Per quanto riguarda poi il principio con cui i cunicoli attingessero l’acqua, la questione si fa preoccupante. Mi si deve spiegare, in virtù dei vasi comunicanti, come sia possibile che l’acqua dei fossi che scorrevano (e scorrono) a valle riesca ad arrivare nella parte più alta del colle del Molesino.

Come giustamente ricorda il prof. ing. Clementi, da alcune cantine nei pressi della valle della Cupa partono dei cunicoli, in salita (sottolineo: in salita) verso il colle del Molesino. Ma, di grazia, come farebbe l’acqua del fosso a risalire fino all’altezza della vecchia caserma? Per il principio dei vasi comunicanti??? Qui temo che l’ing. abbia preso un clamoroso abbaglio...

La realtà è molto diversa ed è ben nota a chi in quei cunicoli ci è stato, li sta studiando e sta facendo ricerche ed ipotesi (chiedere al G.A.R. locale, a qualsiasi componente dell’associazione I Connutti, oppure a Santino Garbuglia).

Attualmente un solo cunicolo porta ancora acqua all’interno del centro abitato e quest’acqua arriva fino al castello Ruspoli, al giardino annesso ed al ponte della fontana, attraversando la valle e risalendo fino alla piazza, semplicemente perchè la sorgente originaria sta all’interno del colle di Talano, alla stessa quota della piazza, e quindi sfrutta (questo sì) il principio dei vasi comunicanti, ma non pesca di certo l’acqua dal fosso! (vedi schemino esplicativo qui di seguito).

 

Per tutti questi motivi l’idea secondo la quale il mitico fondatore fece scavare cunicoli ai trogloditi che trovò sul posto nel XII secolo a.C. (ad immagine e somiglianza di Micene) rimane piuttosto debole.

 

Alla prossima.

Pinco Pallino