06.10.08
A Don Ampelio


Non piangete lacrime
ma sorridete per la partenza
di don Ampelio
Ti verremo tutti a trovare a Civita
Ricordarlo voglio
sempre x il suo sorriso
e la disponibilità
per le sue prediche
a dir poco lunghe
come una quaresima
per la benedizione
delle
case
che cominciava a febbraio
e finiva ad aprile
che veniva
  
Hai saputo far
valere questi quindici anni
non rammarichiamoci
ma esultate di gioia
Don Ampelio ti aspettano
giorni di gloria
te ne vai contento
ciao don Ampelio

28-9-08 Roberto Urbani
Vallerano
Festa per la partenza 
di Don Ampelio

 


    

 

 

 

 

 

 

 

 

   

   

  

27.10.08
Quanno se mazzaa Borco Casareccio

Caro Puzzoloso, 
tempo fa ho incontrato Roberto Urbani, mio compagno di banco alle elementari, e mi ha letto una sua poesia.
Roberto per chi non lo conosce è un poeta e pittore di Vallerano, sul sito del Puzzoloso è già presente un'altra sua opera dedicata a Don Ampelio, l'ex Parroco di Vallerano, questa poesia invece tratta di un argomento più profano, ma di fondamentale importanza nell'economia familiare di qualche anno fa, l'uccisione del maiale.
Roberto mi ha consegnato un biglietto che cerco di riscrivere così come mi è stato dato, Roberto conclude la sua poesia con il suo nome e la data, il 18.09.08, e aggiunge anche un appunto, che mi ha riempito di orgoglio "consegnare ad Emilio Annesi gombagno della scola". In neretto trovate scritte alcune frasi aggiunte da Roberto in un secondo momento, utilizzando una penna di colore diverso.
Ciao a tutti, Emilio

Quanno se mazzaa Borco casareccio
doppo un'anno che ea magnato a sbafo
te facemo la festa e la coppa la facemo
co la testa che cea nantro sapore
pe fallo camminà babbo je dea un' bò de
schiaffi sul al culo che diventaano
bresciutti casarecci nò come quelli d'assia
je dea grandurco pe fallo camminà
tocchea chiappalo pure con le zampe
perchè nun cea le cianche
finarmente rivamio jo lo mazzatore
senza l'aiuto de qualche dottore
na' botta de pistola già se penzaa
alla guanciola cheea per terra
intontolito na' scannata in gola
strillavi a più non posso
urlavi in vano bello porco che
poi de ciccia son un'ingordo
te faceano li scortechini lo bagno
nella vasca bollente. Perchè tu non te
lavavi manco per gnente doppo con
li giornali avanzati, te bruciaono
li peli tui belli che ce fanno pure
bennelli
ma con te ce magnamio li bearelli.
Te spaccaono du mezzo
per la divisione della ciccia
te ce fanno pure la porchetta
ad Ariccia _ però la porchetta de
Vallerano e più bona

tutta la casa della nonna
risplendea de guanciali, vendresche
brisciutti e spalle rocchii e pure
lo strutto anche se borgo era
distrutto.
Roberto Urbani Vallerano 18-9-08

 


 

 

 

 

03.11.08
Bane

Prima bane se facea co vorno a legna
co vrutto de la spiga e de la gregna
Era più bono e parecchio se mantenea
Se magnaa bane co rocchio e ce se beea
   
Bane era bono fresco e scrocchiarello
la gente venia su pure da Vignanello
Lo magnamio inzieme jo la cantina
e se cantaa fino a quanno era matina.
  
Bane se avanzaa e era sporco
je se facea bappone pe porco.


un artista di strada, il pittore e poeta
Roberto Urbani
2007

 

 

 

27.11.08
A Don Luigi 

Dicono di te molte malelingue
che non ti comporti bene.
Ma io e molti altri pensiamo 
che sei molto buono e che 
per questo molti abusano di te.
Io per mio conto penso
che sei molto scherzoso
e di cuor molto generoso
hai sempre donato di tasca tua
ci hai sempre rimesso
così Dio renderà conto di questo
e hai sempre un sorriso 
e una parola di conforto 
scherzando e mascherando 
i momenti brutti della vita.

CivitaCastellana 30 ottobre 2008

  

30.11.08
Vito

Caro Puzzoloso questa mattina camminando per Vallerano ho incontrato il nostro grande artista Roberto che mi ha pregato di inviarti una sua poesia ed io eccomi pronta ad esaudire il suo desiderio

VITO SEI 
MORTO GIOVANE A 17 ANNI 
PER COLPA DI QUEL SOFFITTO CHE SI STACCò

TU 
RAGAZZO BRAVO SEI ANDATO IN CIELO
TROPPO PRESTO
I TUOI AMICI TI CERCANO 
MA DOVE SEI ,VITO? IN CIELO E CI GUARDI DA LASSù

29/11/2008/ ORE 15-20

ROBERTO URBANI

 

23.03.09
A Massimo

Tu astrologo delle stelle, sei stato in televisione.
Tu indovino dell’impossibile,
tu curatore dei cani.
  
Tu che vuoi salvare l’organo del Ruscello.
Tu artista di strada, ti fermi a parlare,
sai di tutto di più.
   
Tu psicologo, tu uomo buono e dotto,
tu sempre ritirato a casa a studiare.
Arrivederci con le stelle, Massimo.

Roberto Urbani 23/02/2009

22.05.09
Ad Alfonso

Dal volto bello
e sagomato
dai 
ricci capelli
lui è avvolto.
Gentile e garbato
questa poesia gli ho 
dedicato
per far si che la leggete
sul computer al puzzoloso.com
sempre col tuo sorriso aperto
chi scrive è roberto
sei cacciatore 
prediletto
spari all'ingenuo uccelletto
sei della caccia il meglio

pur come persona
grazie alfonso per la tua amicizia

ROBERTO URBANI

 

24.10.09
Il Puzzoloso

E' quel sito
che si trova
subito sul computer
Le cose + belle
puoi trovare
se tu sai digitare
tante cose belle e curiose
divertenti e culturali
meglio dei quindicinali
Le cose di Vignanello
fatti curiosi
e le mie poesie
del vostro poeta Roberto
vi saluta a cuor aperto

Roberto Urbani
2-9-09
Roberto
Vallerano scritto dalla mia casa Via Rosselli n 1



Non posso non ringraziare pubblicamente Roberto per questa poesia dedicata al Puzzoloso (che ringrazia anch'esso, commosso) ed approfitto inoltre per fargli sapere che ho ricevuto da Maxfor tutti i fogli ed il quaderno con la raccolta delle poesie (che ho copiato e restituito a Maxfor) da pubblicare su questo sito. Piano piano, le inserirò tutte.
Ciao,
Vincenzo

 

 

21.12.09
A Pacelli Vincenzo

Tu che mi hai trascritto 
tutte le mie poesie
sul sito il puzzoloso
Tu che fai rivivere i miei versi
nel computer 
a te son grato
hai accettato subito la mia arte
tramite Massimo Fornicoli
Astrologo di tutto riguardo
che pazientemente 
prende da me fogli e quaderni 
e te li porta
e tu me le trascrivi
Un grande grazie ti mando
a cuor sereno
e tanti vedendo il sito
il puzzoloso
mi fermano per strada
facendomi i complimenti
Un grazie vero da il tuo Roberto
un grazie a te e a tutto lo Staff
del Puzzoloso.

Roberto Urbani 17-11-08 ore 9-40

 

22.12.09
Il maestro Gradini

Caro puzzoloso,
Roberto Urbani, pittore e poeta locale che tu ben conosci, mi ha consegnato una poesia sul Maestro Gradini, che ha scritto su mio suggerimento, visto che io e Roberto siamo stati compagni di banco proprio nella classe di Gradini tanti anni fa, come volontà di Roberto te la giro perchè tu possa pubblicarla sul tuo sito.
Saluti Emilio

Premessa
Emilio Annesi mi ha dato L'incarico di scrivere la poesia sul sito il Puzzoloso com
Emilio Annesi amico da sempre e lo acconterò con la seguente poesia

A Giuseppe Gradini

Tu grande maestro
Tu buono Tu severo
tu giusto tu tutto
Eri grande scrittore
e Maestro
Ma non un semplice
maestro
Un grande illustre
che ancor vivi nei
cuor
Noi fanciulli a sentir
le tue spiegazione di
Storia e Geografia
Tu rimani sempre
un grande

Roberto Urbani 2009

 

2.12.2010
Promessa mantenuta

Come vedi, caro Roberto, alla fine ce l'ho fatta. Avevo detto fine novembre... Ecco pubblicate due poesie del 2009 che erano rimaste "in sospeso" da tanto tempo. Certo, sono un po' datate ma almeno abbiamo completato l'opera. Prossimo aggiornamento quelle del 2010, che mi farai avere (magari tramite Massimo) e chiudiamo in bellezza.

Vincenzo

La raccolta delle nocciole

Quando il latte mi arrivava alle ginocchia
Avevo finito de pia sù l’ultime nocchia
Il Fratello dicette di mettere la biffa
e per fortuna che il terreno era finito
Allorchè che tutt’in coro noi gridammo
facciamo la pacchia che anche quest’anno
le nocchie l’abbiamo raccolte
Come disse totò “Mo se raggiona”
Finalmente pensavo nella mente
Si mangia da cristiani
evviva le nocchie e tutti i villani.

Roberto Urbani
come era una volta
ore 12.43 Domenica 15 NOV. 2009

Il prato

Con il Caldo che bruciava la pelle
Io mi sentivo un ribelle
Babbo le nocciole con l’anistrello sbatteva
Da me me sbatteono un altra cosa
che nun posso dire
un volta in campagna trovai pure mille lire
le scaccie tutte eran lavate
ma mica le scocciature
Allorchè le nocciole eran mature
sopra il prato stavam seccando
Io le quardavo e si mischiava il riso e il pianto
di nocciole avevo le tasche piene
le sentivo arrivare pure nelle vene
quando alle medie
Mi facevo una passeggiata di 4km
per andare a prendere le nocciole di pomeriggio
Me le sognavo
Anche di Notte
Mi facevano pure un pò schifo
Ma quanno si prendevano quelli 4 sordi
che ci volevano per la cocimazione
e le fatiche mangiavo pure fagioli con cotiche
Nò come “Bertoldo” che dal grande dolori
morì per non mangiare rape e fagioli
Mò i tempi passati
e ci se mette pure Marazzo
che porta il Transessuale sul materazzo
se una snifata de robba bianca
e se frega per tremila euro
Come dice il prete a Messa
Non c’è più religione
Neanche si trovano più prete per l’ordinazione
Evviva il 2009 e tutta la nazione
come che è quasi il 2010
io andrei con la Clerici

Roberto Urbani
2009 Nov 15 ore 1.40 scritto
a Vallerano in Via fratelli Rosselli n.1


Ringaziamento e poesia...

Siccome mi hanno fatto i complimenti perchè ho dedicato la poesia ononima al Puzzoloso ringraziando Vincenzo Pacelli, Massimo Fornicoli e non ultimo Emilio Annesi e Rossana che hanno dato compimento alfine che fossero inserite le mie poesie sul sito il Puzzoloso punto com don Ampelio Fregne varie Roberto Urbani poeta ringrazia oltre tutti quelli che hanno ciattato dedico un altra poesia al:

IL PUZZOLOSO

che bello è ciattare sul Puzzoloso
tenersi informato è grandioso
Sulle cose del mondo e di Vignanello
c’è pure un sito speciale di Roberto Urbani
Poeta Attuale
tutte le cose se vuoi sapere solo sul puzzoloso
e tu saprai e felice tu sarai
che chi vi scrive è contento
E vi ringrazia
Qui nel vento
che pure quest’anno non scherza
Berlusconi è indagato
Marazzo è caduto proprio in basso
Ma l’Italia continua ad andar avanti
senza tanti pregiudizi
L’anno nuovo stà alle porte
Chiudete le porti che non entra nessuno
perchè dopo Carnevale c’è il digiuno

ore 22.45 15-11-09


Racconto passato

Le punizioni della mamma


Na vodda me ricordo
che non avevo voglia di andare a messa
e mi nascosi sulla soffitta
così la mamma con la scopa venne sù
e mi disse che dovevo a messa andare
se nò la scopa sulla testa mi voleva spaccare
una altra in campagna le nocciole
non volevo raccogliere
e io correvo davanti
e la mamma a dir poco adirata
qualche frustata
con il frustino delle nocciole mi dava così dopo
le nocciole ho raccolte
un’volta era tardi e la mamma
mi aveva fatta la scorta e mi condusse a dormire
perchè il babbo mi cercava che a letto dovevo andare
A parte tutto mia mamma con me è stata sempre brava e gentile
è buona e mi ha perdonato sempre
mi ha sempre capito e sempre io la penso
e con lei mi confido
forse l’ho fatta anche tanto arrabbiate però
mi ha saputo sempre perdonare

22-11-09 Domenica
ore 9 Vallerano
   


Ai Papà d’Italia

Caro papà con i tuoi discorsi
senza una risposta con il tuo superbo
far con i tuoi figli

O tu padre che invece
che da una parti
usi la frusta e la
carota

Oppure tu padre che
capisci i tuoi figli
e parli amichevolmente
tu dai consigli buoni
e utili

Insomma tutti voi
padri che volete
bene ai vostri figli
e vostri figli voglion
bene a Voi.

Roberto Urbani 4-12-09

 

24.10.11
L'anniversario della morte di don Luigi

Caro Puzzoloso
mi capita spesso di incontrare l'amico Roberto Urbani a cui dare l'ennesimo passaggio in macchina per "coprire" la distanza tra Vignanello e Vallerano. Nel viaggio, che dura tre-quattro minuti, si parla spesso di quei personaggi che contraddistinguono (ed hanno contraddistinto) la vita sociale di Vignanello e Vallerano. Roberto è molto preparato, conosce  tantissime persone e su ognuna dà il suo... giudizio, che è sempre scansonato, goliardico, ma anche acuto e tagliente. Spesso trasforma i suoi pensieri in "poesie" e giorni fa mi ha consegnato una di queste che si intitola
"L'anniversario della morte di Don Luigi":

 

E' un anno che sei deceduto

un bravo prete abbiamo perduto

di buon cuore e molto scherzoso

e soprattutto non eri ambizioso.

Tanto bene hai fatto a tutti

ti sei sempre spezato con tutti.

Fino all'ultimo respiro

spogliato dei beni hai dato l'ultimo sospiro.

Come San Francesco ti sei spogliato

dei tuoi beni e hai aiutato

tutti pure i truffatori

con la roba tua fanno i signori.

Ti auguro invece in Paradiso

il tuo splendido sorriso

che sorridevi a tutti i passanti

che rispondevano dal cielo anche i Santi

non sei santo ma quasi Santo

pensato a te mi viene il rimpianto.


Roberto Urbani

 

 

Saluti, Vincenzo Grasselli.